Libro d'Ore del Vescovo Morgades
La versione in facsimile di questa opera qui presentata si inquadra nell’ambito della tendenza a recuperare i codici in quanto fonti artistiche, movimento che si produsse a partire dal XIX secolo.

Le illustrazioni incominciarono ad acquisire, in questo periodo, una importanza straordinaria come complemento dei testi; in alcuni casi, come quello di cui stiamo trattando, si realizzó una pratica bibliofila e commerciale aberrante: la composizione artificiosa di un esemplare che si realizzava arricchendo il suo programma iconografico originale con delle serie prese da altri manoscritti.

Nel caso di questo libro d’ore vennero aggiunte, al fine di aumentarne il valore, due gruppi di immagini di provenienza differente. Questa operazione fraudolenta ha, come contropartita, il fatto che il manoscritto 88 della Biblioteca Episcopal di Vic è oggi considerato un pezzo singolare, strano e unico. Il lettore che ne ricorre le belle pagine si imbate in un autentico florilegio dei migliori stili che predominavano nella produzione dei libri d’ore. Il manoscritto offre, infatti, una raccolta privilegiata di pagine miniate che permettono di conoscere, come se si trattasse di una antologia, le creazioni nate dalle differenti fonti di ispirazione.

Manoscritto fittizio in velino conservato nella Biblioteca Episcopal di Vic ed artificiosamente composto da settori differenti e vari laboratori (XV-XVI sec.).

Formato del volume: 14,2 x 10,3 cm.

110 pagine con miniature di stili e provenienza differenti.

Rilegatura in velluto ricamato in oro.

Carta speciale in pergamena invecchiata.

Tiratura unica di 995 esemplari, numerati e certificati mediante atto notarile.

Volume di studio storico, artistico e paleografico.

Presentato in una elegante custodia.