1494: Dalla scoperta di Cristoforo Colombo al Trattato di Tordesillas

La figura, avvolta nel mistero, di Cristoforo Colombo, navigatore esperto la cui tenacia e fortuna hanno elevato alla gloria universale, emerge nella storia con una forza straordinaria durante l'Età delle Scoperte.

Questo tempo, pieno di meraviglie e che assiste all'apertura dell'Europa al mondo d'oltremare, coincide con un fertile crocevia del nostro passato, a metà strada tra il XV e il XVI secolo, al tramonto del Medioevo e quando cominciava a schiudersi una Modernità che non rivoluzionerà quasi nulla ma che cambierà tutto.

La scoperta del Nuovo Mondo provocò, da una parte, lo stupore del resto delle potenze europee e, dall'altro, una lotta per conquistare il racconto, pubblicizzare queste gesta e verificare se c'era qualche spiraglio per approfittare delle ricchezze che si prevedeva di trovare oltre l'oceano.

Millennium Liber, impegnata a riscattare il meglio del nostro ricco patrimonio storico a vantaggio degli uomini e delle donne di oggi, ha rivolto la sua attenzione a manoscritti singolari e di straordinario valore storico relativi al primo viaggio di Colombo e alla scoperta di nuove terre nelle Indie Occidentali.

Si tratta di due lettere portoghesi inedite, custodite nell'”Archivio Storico della Nobiltà” (Toledo, Spagna), che informano sul ritorno di Colombo dalle Indie e sull'iniziativa portoghese volta a negoziare la spartizione del mondo ancora da scoprire. Insieme a queste rare primizie alleghiamo facsimili di altre tre epistole, in questa occasione stampate, una in spagnolo e l'altra in latino, che annunciavano in modo trionfale l'arrivo dell'Ammiraglio in America, informando delle meraviglie che trovò e che sono distribuite in biblioteche e fondazioni d'Europa e Nord America.

A questi documenti si aggiungono le versioni spagnole e portoghesi del “Trattato di Tordesillas (1494)”, custodite negli archivi iberici, dell'accordo politico ispano-portoghese che approva la ripartizione delle terre che sarebbero state esplorate e conquistate da parte delle due potenze marittime, in lizza per il controllo della rotta delle spezie. Hanno collaborato con noi istituzioni prestigiose insieme alla “Fondazione Casa Ducale di Medinaceli”, che ci offre uno splendido quadro su João II del Portogallo per illustrare il nostro libro-studio.

Il risultato è un'affascinante finestra sul Rinascimento e sul periodo in cui si forgiò la più grande impresa che il mondo avesse mai visto fino ad allora.

Il facsimile è composto da:

  • Due lettere incunaboli di Cristoforo Colombo: La missiva in spagnolo conservata nella “New York Public Library, New York” e la lettera in latino conservata nella “Biblioteca de Catalunya”, Barcellona.
  • “Epistola Cristoferi Colom” conservata nella “John Carter Brown Library”, Providence.
  • Lettere portoghesi inedite di Joao II del Portogallo a Ferdinando II d'Aragona e V di Castiglia, conservate nell'”Archivio Storico della Nobiltà”, Toledo.
  • I due”Trattati di Tordesillas”: L'esemplare in spagnolo che si conserva nella “Torre do Tombo”, Lisbona e l'esemplare in portoghese che si trova nell'”Archivio Generale delle Indie” a Siviglia.

Lo studio storiografico è stato condotto dal Sig. Miguel Fernando Gómez Vozmediano, Capo di Riferimenti dell'Archivio Storico della Nobiltà (Toledo) e professore dell'Università Carlos III di Madrid, in cui ha insegnato la materia di Storia dell'America. È membro dell'Accademia Reale di Belle Arti e Scienze Storiche di Toledo.

Presentato in un elegante astuccio che contiene i facsimili e lo studio.

Tiratura unica di 499 esemplari, numerati e autenticati tramite atto notarile.

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