Aurora Consurgens

Il titolo Aurora Consurgens (traducibile in “Aurora Nascente”) viene dal Cantico dei Cantici.

Lo stile mistico ed esoterico di Aurora Consurgens ha fatto sì che venisse studiato da Carl Jung in quanto manifestazione del subconscio di San Tommaso d’Aquino, autore al quale l’opera è stata attribuita.

Il nostro manoscrito, una splendida opera ambientata nel sudovest della Germania agli albori del XVI secolo, incarna già uno stile rinascimentale come testimoniato dalle sue illustrazioni.

Durante la storia l’alchimia ha perseguito due obiettivi fondamentali: la conversione di un metallo base in oro ed il ringiovanimento o l’immortalità.

La pratica attraverso la quale un metallo viene trasformato in oro prende il nome di chrysopoeia, dal greco chrysonpoiein che letteralmente significa “fare oro”. Assieme alla chrysopoeia, l’alchimia avrà un fine di natura medica, mentre il suo secondo grande obiettivo consisterà nel rinvigorimento del corpo, nel ringiovanimento e nel prolungamento della vita. Inoltre, l’alchimista non sarà in grado di raggiungere il suo obiettivo senza passare dalla purificazione dello spirito, il che implica un miglioramento dell’anima quale requisito fondamentale al fine di ricevere l’ispirazione della sapienza divina.

Opera originale del XV secolo conservata nella Biblioteca Comunale di Berlino.

Formato dell'opera: 200 x 140 mm.

103 pagine con 30 miniature a tutta pagina.

Gotico di tipo germanico per la sua colorazione scura.

Carta speciale in pergamena invecchiata.

Fogli assemblati, piegati e cuciti a mano.

Legatura in pelle sulla tavola.

Volume di studio storico, artistico e paleografico.

Presentato in un'elegante custodia.

Edizione unica di 550 copie numerate ed autenticate attraverso atto notarile.